La sicurezza ferroviaria in 10 capitoli

La sicurezza Ferroviaria Libro. Editore CIFI

Sicurezza ferroviaria e interoperabilità: gli aggiornamenti normativi del IV Pacchetto.

Cosa cambia per gli operatori del settore?

Il 25 giugno 2019 si è completato in Italia il recepimento del pilastro tecnico del IV pacchetto ferroviario, con la pubblicazione del decreto legislativo 14 maggio 2019, n. 57, “Attuazione della Direttiva UE 2016/797 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 maggio 2016, relativa all’interoperabilità del sistema ferroviario dell’Unione europea (rifusione)”. Parallelamente, in tema di sicurezza ferroviaria, è stato pubblicato il Decreto Legislativo 14 maggio 2019, n. 50 “Attuazione della direttiva 2016/798 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 maggio 2016, sulla sicurezza delle ferrovie”.

Sicurezza Ferroviaria e interoperabilità

Obiettivi del IV Pacchetto ferroviario

La legislazione proposta intende riformare il settore ferroviario dell’UE, favorendo la concorrenza e l’innovazione dei mercati nazioni del trasporto passeggeri. Intende inoltre attuare riforme strutturali e tecniche per aumentare:

  • sicurezza ferroviaria;
  • interoperabilità;
  • affidabilità della rete ferroviaria europea.

Le proposte del IV pacchetto ferroviario prevedono 4 obiettivi principali:

  1. riduzione dei costi amministrativi per le società ferroviarie e la facilitazione dell’ingresso nel mercato di nuovi operatori attraverso interventi sulle norme di omologazione;
  2. rafforzamento del ruolo dei Gestori dell’Infrastruttura attraverso la totale indipendenza operativa dalle imprese ferroviarie;
  3. apertura delle reti ferroviarie nazionali a nuovi operatori e servizi per il trasporto passeggeri, tramite gare d’appalto rese pubbliche nell’UE;
  4. maggior tutela del personale ferroviario specializzato, con l’obiettivo di attirare persone esperte e motivate verso il settore ferroviario.
IV Pacchetto ferroviario – Sicurezza ferroviaria e interoperabilità

IV Pacchetto ferroviario in 6 testi legislativi e 2 pilastri

Il quarto pacchetto ferroviario è un insieme di 6 testi legislativi concepiti per completare il mercato unico dei servizi ferroviari (spazio ferroviario europeo unico). Il suo obiettivo generale è quello di rivitalizzare il settore ferroviario e renderlo più competitivo rispetto ad altri modi di trasporto.
Comprende due “pilastri” che sono stati negoziati in gran parte in parallelo:

  1. Il “pilastro tecnico“, adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell’aprile 2016, comprende:

2. Il “pilastro del mercato“, adottato a dicembre 2016, comprende:

  • Regolamento (UE) 2016/2338 che modifica il regolamento (UE) n. 1370/2007, che si occupa dell’aggiudicazione di contratti di servizio pubblico per i servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia (“regolamento OSP”)
  • Direttiva 2016/2370 / UE che modifica la direttiva 2012/34 / UE, che si occupa dell’apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia e della governance dell’infrastruttura ferroviaria (“Direttiva sulla governance”)
  • Regolamento (UE) 2016/2337 che abroga il regolamento (CEE) n. 1192/69 relativo alla normalizzazione dei conti delle imprese ferroviarie
Sicurezza Ferroviaria e Interoperabilità. Quarto Pacchetto Ferroviario
IV Pacchetto FerroviarioSicurezza Ferroviaria e Interoperabilità e mercato

Ruoli e Competenze dell’Agenzia Europea e delle Autorità Nazionali per la Sicurezza ferroviaria

Le nuove norme ridefiniscono ruolo e competenze dell’Agenzia dell’Unione Europea per le ferrovie (ERA) e delle Autorità Nazionali per la Sicurezza Ferroviaria (in Italia l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie). L’ERA diviene competenza per il rilascio del “certificato di sicurezza unico” e delle autorizzazioni dei veicoli e dei veicoli tipo. Pertanto le richieste di certificazione e autorizzazione in ambito esclusivamente nazionale potranno essere trattate dalla stessa ERA o, in alternativa, dall’Autorità Nazionale di Sicurezza.

Nel caso dei Gestori Infrastruttura, i procedimenti autorizzativi per la messa in servizio (sottosistemi infrastruttura, energia, comando-controllo e segnalamento a terra) rimangono di competenza delle autorità nazionale di sicurezza (ANSF/ANSFISA in Italia), previa decisione favorevole dell’ERA, emessa in conformità all’art. 19 della direttiva (UE) 2016/797, per i progetti con tecnologia ERTMS.

In tema di ERTMS, le missioni e i ruoli delle organizzazioni internazionali (ERA, EUG, CER, UNISIG, EIM, (S2R, ESA, GSA), dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza delle ferrovie sono descritte dettagliatamente nel corso CIFI “Progettista funzionale ERTMS”.

Corso di Formazione ERTMS
Corso di formazione Progettista funzionale ERTMS

Il libro CIFI sulla Sicurezza Ferroviaria

Le ferrovie sono la forma di trasporto terrestre più sicura in Europa. Nonostante i continui miglioramenti però, si verificano ancora gravi incidenti ferroviari. Le soluzioni, come indicato dalla Stessa Agenzia Europea non sono solo tecniche, ma umane, organizzative e culturali. La gestione della sicurezza può essere efficace solo quando tutto il personale condivide e vive un impegno comune per la sicurezza.

Per supportare la diffusione di questo tipo di cultura, il Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani propone il libro “La sicurezza ferroviaria”, autore, ing. Giuseppe Acquaro. E’ libro didattico per gli addetti ai lavori, articolati in 331 pagine, in cui vengono trattati:

  • il quadro normativo di riferimento;
  • i sistemi di gestione della sicurezza;
  • la valutazione ed il miglioramento delle prestazioni di sicurezza.
La sicurezza ferroviaria - Acquaro. Editore CIFI
La sicurezza ferroviaria. Acquaro – 2019

La trama del libro “La sicurezza ferroviaria”

Il volume elaborato dall’autore si propone di fornire al lettore un quadro organico ed omogeneo degli approcci e dei modelli gestionali che devono essere adottati nel rispetto dei principi e dei criteri definiti nelle norme tecniche e nella vigente legislazione in tema di sicurezza ferroviaria, ivi compreso, appunto, il recente pilastro tecnico del quarto pacchetto ferroviario e le principali norme attuative ad esso correlate: un significativo numero di figure tabelle aiutano ad acquisire una visione d’insieme di molti aspetti altrimenti descritti in modo frammentato nella normativa.

Il libro rappresenta una vera linea guida nel settore, mettendo in rilievo l’importanza di attuare un “sistema di gestione della sicurezza“. Partendo dall’analisi dei dati, dal controllo e dalla gestione dei rischi, è possibile comprendere come soddisfare i i requisiti di sicurezza. Per raggiungere questi obiettivi non si può prescindere dalle risorse materiali, finanziarie e soprattutto umane disponibili. Da qui l’attenzione particolare alla formazione del personale, cui il compendio è dedicato.

La sicurezza ferroviaria – parte I

Nella prima parte del libro è descritto il contesto normativo di riferimento europeo e nazionale, il quale viene descritto all’interno della cornice costituita dal processo di liberalizzazione del trasporto ferroviario.

Partendo dalla visione socio politica, viene descritto lo sviluppo temporale del progetto normativo:

  • il primo pacchetto ferroviario del 2001, il cosiddetto “pacchetto infrastruttura” che ha avviato l’apertura del mercato alla concorrenza, garantendo l’accesso equo e non discriminatorio alla rete ferroviaria e l’utilizzo ottimale della stessa;
  • il secondo pacchetto ferroviario, approvato nel 2004 e che prevedeva misure relative a sicurezza delle ferrovie comunitarie, interoperabilità e concorrenza nel settore del trasporto nazionale delle merci;
  • il terzo pacchetto ferroviario del 2007, in cui è stata trattata l’apertura del mercato passeggeri, la licenza comunitaria dei macchinisti e i diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario internazionale
Liberalizzazione del trasporto ferroviario
Liberalizzazione del trasporto ferroviario

La sicurezza ferroviaria – parte II

Nella parte seconda è affrontata la tematica legata alla implementazione dei sistemi di gestione della sicurezza e, più in generale, alla gestione della sicurezza integrata. Infatti, ormai è universalmente riconosciuta – e questo è anche l’orientamento del legislatore – la necessità di gestire gli aspetti di sicurezza dell’esercizio, di sicurezza dei lavoratori e degli addetti nonché di tutela dell’ambiente con un approccio di tipo integrato, vista la loro mutua interferenza.

In questa parte, quindi, particolare attenzione è posta al tema del controllo e della gestione dei rischi, alla gestione degli asset in logica rischio-centrica e alla realizzazione dell’interoperabilità,
vista non già solo come strumento per abbattere le barriere nazionali, ma anche come definizione di standard di sicurezza tecnici e operativi minimi da realizzare.

Il sistema di gestione della sicurezza si integra nei processi aziendali e non è un semplice sistema cartaceo sviluppato appositamente per dimostrare la conformità al quadro normativo; Deve creare un legame costante tra le attività, basti osservare gli elementi dell’SMS proposto dall’Unione Europea per applicare un ciclo Pianificare – Fare – Verificare – Agire.

Sistema di Gestione della Sicurezza
Sistema di Gestione della Sicurezza

La sicurezza ferroviaria – parte III

Infine, nella parte terza è affrontato il grande tema della valutazione e del miglioramento delle prestazioni di sicurezza. In questa parte, una particolare attenzione è stata dedicata alla tematica della cultura della sicurezza ferroviaria e dell’importanza dei ritorni di esperienza, quale strumento fondamentale per tenere sotto controllo e ridurre la probabilità di accadimento degli errori umani.

Oltre che interventi normativi infatti, i leader ferroviari d’Europa hanno condiviso un approccio unico sulla cultura della sicurezza ferroviaria. In molti settori ad alto rischio affrontare gli aspetti organizzativi e culturali è diventato fondamentale per migliorare la sicurezza. Il successo della cultura della sicurezza in questi settori ha convinto i leader del settore ferroviario europeo, nonché i legislatori europei, ad adottare questa filosofia in tutto il continente, sottoscrivendo la dichiarazione “The European Railway Safety Culture Declaration – United for Railway Safety“, articolato in 7 punti.

Uniti per la sicurezza ferroviaria. Commissione Europea
Uniti per la sicurezza ferroviaria

Uno dei 7 punti della dichiarazione di questi riguarda in particolare “formazione, esperienza e standard professionali“.

EUROPEAN COMMISSION – EUROPEAN UNION AGENCY FOR RAILWAYS

La sicurezza è una responsabilità individuale commisurata alla formazione, all’esperienza e standard professionali che si adattano al ruolo o alla funzione. Le nostre organizzazioni sono responsabili di incoraggiare comportamenti positivi in ​​materia di sicurezza e fornire l’ambiente adeguato per consentire di lavorare per avere successo in sicurezza, compresi design del lavoro, strumenti, formazione e procedure.
Insieme, possiamo raggiungere il nostro obiettivo per l’Unione europea essere il leader mondiale nella sicurezza ferroviaria.

Formazione e competenze

Il IV Pacchetto ferroviario ha introdotto anche il Regolamento Delegato (UE) 2018/762, che stabilisce metodi comuni di sicurezza (CSM) relativi ai requisiti del sistema di gestione della sicurezza per quanto riguarda le imprese ferroviarie e i gestori dell’infrastruttura.

Il regolamento definisce in molto chiaro e preciso i requisiti relativi a:

  • contesto organizzativo;
  • leadership;
  • pianificazione
  • supporto
  • funzionamento.

Il sistema di gestione delle competenze dell’organizzazione deve garantire che il personale il cui ruolo incide sulla sicurezza ferroviaria sia competente nelle mansioni legate alla sicurezza di cui è responsabile e deve prevedere almeno:

  • l’individuazione delle competenze (comprese conoscenze, abilità, comportamenti e atteggiamenti non legati agli aspetti tecnici) necessarie allo svolgimento delle mansioni legate alla sicurezza;
  • i principi di selezione (livello d’istruzione di base, idoneità psicologica e fisica);
  • formazione, esperienze e qualifiche iniziali;
  • formazione continua e aggiornamento periodico delle competenze già acquisite;
  • valutazione periodica delle competenze e controllo dell’idoneità psicologica e fisica per garantire il mantenimento delle qualifiche e delle abilità nel tempo;
  • formazione specifica per gli aspetti pertinenti del sistema di gestione della sicurezza al fine di svolgere le proprie mansioni connesse alla sicurezza.
Sistema di Gestione delle competenze nel settore delle ferrovie
Sistema di Gestione delle Competenze

La comunità scientifica del Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, promuove la cultura della sicurezza ferroviaria proponendo ai propri associati:

Referenze

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